domenica 19 gennaio 2014

“ A volte metto le cuffie, alzo al massimo il volume, chiudo gli occhi e faccio finta di stare bene.. Amo quel gioco. "



“ La chiave di tutto è l’abitudine:
abituarsi a starsene maledettamente soli"


“ Due cuffiette, volume al massimo e se fosse caduto il mondo lei non se ne sarebbe accorta. Voleva starne fuori da tutto, pure da se stessa, ed ascoltare musica era l’unico modo per farlo. "





“ Non mi serve un numero scritto in rosso sul foglio del compito per farmi sapere che faccio schifo,lo so già da me grazie."



“ Sto bene, sono solo stanca.
Stanca di non piacermi. Stanca di odiarmi e farmi male. Stanca di non essere come le ragazze perfette che tutti vogliono. Stanca di essere sola, sempre. Stanca di perdere tutti. Stanca della mia paranoia e del mio carattere di merda. Stanca di sta vita che non vivo. Stanca di me. Di tutto quello che non sono e mai sarò. Così stanca che vorrei non svegliarmi più."

lunedì 25 novembre 2013

Ma non c’era nessuno che sapesse ciò che stavo attraversando, i dolori crescevano, l’odio stava scorrendo nelle mie vene.”  







 “Quello che nascondi nel cuore uccidilo o bacialo forte.”  









Lui è il ragazzo per il quale mi alzerei presto ogni mattina per preparargli la colazione.” 










Mi importa di non sentirmi più vuota, ma riempita da te.









Perché non sono mai riuscita a dirgli la verità.
Non sono riuscita a dirgli che alla sera prima di dormire penso a lui, che appena apro gli occhi il mio punto fisso, è il suo nome, che ogni volta che ascolto quella canzone, penso a lui, senza nemmeno accorgermene.
Non sono riuscita a dirgli che vorrei abbracciarlo più di qualsiasi altra cosa, che vorrei parlare con lui per tutta la vita, che vorrei stare sdraiata sotto le stelle con lui, per ore e ore e scherzare, scherzare come se non fossi mai stata triste nella mia vita.
Non riuscirò mai a dirgli che in questo momento, l’unica cosa che voglio è lui.
” 










Ti ho conosciuto al liceo. Eri bella, cazzo se lo eri. Io avevo l’età giusta per sbagliare, tu avevi l’età giusta per imparare a superare gli errori. Io venivo da un mondo diverso da l tuo. Io cercavo di suonare le melodie più belle e tu mi chiedevi di essere poeta. Era bello. Bello cercare di scrivere una poesia, bello comporre poesie con delle note. Tu associavi un ‘fa’ ad una rima mentre io ripetevo una frase di una poesia come ritornello di una melodia. Ricordo quando aggiunsi un piccolo ‘la’ vicino la parola amore e tu dicesti che volevi che l’amore fosse qua e non la. A volte non riuscivo a capire perché ci amassimo così tanto, così come due pazzi: con tutte le nostre differenze, con tutte le nostre differenti opinioni e dettagli non dettagliati. Ma con il tempo ho capito che l’amore risolve queste incongruenze fino a far combaciare le differenze. E noi combaciavamo, noi ci baciavamo. Mi sono innamorato di te come ci si innamora di una canzone, con l’unica differenza che tu non eri canzone ma poesia. Ecco, tu eri una poesia che io sapevo suonare. Io ero una melodia con le tue rime incise. Anche se la più bella poesia suonata, eravamo noi che facevamo l’amore. Mi manca far l’amore sai. Tu solo quello sapevi fare ed io l’ho fatto solo con te. E mi manchi, manchi come non mai, ma non ti scrivo per raccontarti la mia tristezza ma il mio amore e mi dispiace di essermi ridotto a questo, a scriverti solo adesso che non puoi leggere, ma tu mi ascolti lo stesso.
Sappi che ti aspetto, ti aspetto nonostante so che non tornerai.
Sei il mio amore e lo sarai sempre.
” 







– Sei innamorato, – ripeté Saval.
– No. Questa ragazza mi turba, mi seduce, m’inquieta, mi attira e mi spaventa. Diffido di lei come d’una trappola, e ho voglia di lei, come del gelato quando si ha sete.
” 




























 “E poi ti vidi.
Eri appoggiato a quel muro e io senza farlo apposta mi girai di scatto in quella direzione e incontrai i tuoi occhi. Poi non so cosa successe, so solo che non smisi un secondo di cercarli.
” 




 

mercoledì 20 novembre 2013

"Che poi è orribile provare a stare in tremila braccia diverse e non riuscire a trovare la pace e l'amore come quando ero fra le tue!"























 " Bastano due cose precise perchè tutto vada al meglio: canne e pazienza, poi il dosaggio cambia di situazione in situazione: se non ci sono canne, bisogna avere molta pazienza; se è finita la pazienza, bisogna avere molte canne."



"L'ho sempre guardato negli occhi quando mi parlava, senza vergogna, poi ho capito il perchè, lo facevo perchè in lui vedevo la mia casa. Quando intendo dire che ci vedevo la mia casa, intendo dire che ci vedevo la mia vita futura, la mia casetta in riva al mare, un'anello al dito, le mattine con l'odore del suo caffè e l'odore della mente per il mio tè, le foto dei nostri sorrisi appesi alle pareti, le voci dei nostri bambini che si preparano per andare a scuola. Non ho mai desiderato qualcosa di speciale, solo la quotidianità con lui, fino alla vecchiaia. Ne sono sempre stata sicura, anche inconsapevolmente, perchè lo guardavo negli occhi, sembra banale ma io ho il coraggio di guardare negli occhi solo le persone che non ho intenzione di fare uscire dalla mia vita. Non importa de dono stata la sua casa più di chiunque altro, io non voglio essere un rifugio momentaneo, non mi merito di essere una casa che viene fatta crollare a ogni suo minimo terremoto interno. L'amore non è una casa instabile, l'amore è una  casa stabile. Non importa se nelle sue relazioni ha sempre cercato qualcuno che somigliasse a me, importante se alla fine avesse cercato me, ma non lo ha mai fatto, Lui non ha mai vissuto di me, altrimenti vivrebbe  ancora di me, altrimenti senza di me adesso non riuscirebbe a respirare. Altrimenti adesso soffrirebbe come me, mi scriverebbe lettere senza spedirle mai, proprio come faccio io. Io piango ancora, tutte le volte che lo vedo, arrivoa casa, mi chiudo in bagno e piango. Di notte abbraccio il cuscino e piango, usando la scusa del brutto sogno con mia madre quando mi sente urlare. Lui quanto ha pianto per me, un paio di giorni, probabilmente conoscendolo un paio di ore. Il problema è che io lo amo, ecco. Lui invece crede di amarmi."




" I nostri genitori si lamentano se prendiamo un voto negativo in un compito, si lamentano se restiamo troppo tempo al pc, ma non si chiedono mai perchè hai gli occhi gonfi, perchè sbatti sempre la porta così forte, non si chiedono mai cosa c'è che non va in te."




" Potranno anche passare giorni, settimane, mesi o anni. Ma se un giorno per puro caso ti rincontrerò, mi ricorderò di tutto.

Di noi.
Delle sere passate a pensarti, a dedicarti ogni singola canzone.
Di tutte quelle volte che ho cercato i tuoi occhi tra la folla.
Di tutte quelle notti passate ad immaginarci prima di andare a letto.
Ricorderò ogni singola cosa, promessa, parola che tu abbia fatto o detto.
E in quel momento so che crollerò, è inevitabile.
Il punto è che so fin troppo bene che con te non finirà mai, mi ritornerai sempre in mente."





martedì 19 novembre 2013

"Si chiama passato ma non passa. Fidati, non passa. Ti trapassa, ti spiazza. Ma non se ne va, no. Ti rimane dentro al petto. Il passato non è un tempo andato, è uno schiaffo di cui senti ancora il dolore. Il passato non se ne va mai. Tu non passi mai."






































"L'ho rivisto
era con lei
faceva schifo
barba lasciata al caso
vestiti lasciati al caso
occhi stanchi
io non ero accanto a lui
ma nonostante questo
era splendido
ancora
a suo modo
un po' rozzo
la teneva per mano
un po'esagerato
la ama da allora
ed io
lo amo ancora."


"Voleva rispondergli un sacco di cose. Ma quando ti viene quella voglia di piangere pazzesca, che proprio ti strizza tutto, che non la riesci a fermare, allora non c'è verso di spiaccicare  una sola parola, non esce più niente, ti torna tutto indietro, tutto dentro, ingoiato da quei dannati singhiozzi, naufragato nel silenzio di quelle stupide lacrime. Maledizione. Con tutto quello che uno vorrebbe dire... E invece niente, non esce fuori niente. Si può esser fatti peggio si cosi?''









































 "A volte combatto i miei demoni interiori.
 Altre volte ci abbracciamo e mangiamo il tiramisù insieme."



mercoledì 13 novembre 2013

"She sees how her stomach looks when she's standing in her bra. She sees how her face looks eithout any make up on. She sees how her chin looks when she looks down at her reflection. She sees how her arms sag when she has them up. She sees how her thighs jiggle when she walks or runs. She sees how her boobs look when she's wearing a top. She sees how her acne looks when she washes her face. She sees how her legs look when she looks at all of her scars. She sees how her hair looks when she wakes  up in the morning. She sees how  her wrinkles show when she smiles. She sees how her stretch marks are visable when she sits down. See, the thing about girls, they can see every little detail about themselves, details that other people can't see and they see every little flaw that other people don't even notice. So wwhen a girl doesn't accept your compliments about her being beautiful, it's honestly because she feels like she isn't and she'd be lying if said she was."



Do I really have to die first before you notice how fucking sad I was?



Scrivimi una lettera fra tanto tempo. Scrivimela a mano, con la tua calligrafia. Prova a mandarmi tanti pezzi di cuore. Scrivimi come stai, dall'inizio alla fine. Oppure non scrivere niente, mandami la busta vuota con dentro la tua anima ed io senza scriverti niente, ovunque sarò, ti risponderò e tu saprai sempre riconoscerti nelle mie parole, solo tue, C'è un bacio sul tavolo, me l'hai lasciato qui. E ricordati, non sempre, ma spesso, una cosa: la tua vita può vedere tutti i miei desideri perchè i miei desideri hanno l'altezza dei tuoi occhi.




Ormai è la routine. Ti alzi, ti trascini fino a scuola, muori dalla noia, torni a casa, cerchi di studiare ma dopo mezz'ora rinunci. Ti colleghi su tumblr, condividi qualche foto, mangi, ti metti a letto e capisci che della tua vita non stai facendo un cazzo.



Mi chiedono "come stai?", danno per scontato che io ci sia.



Ma forse, la cosa che più mi fa male, è che nessuno immaginerebbe mai il casino che ho dentro. Forse sono brava a nascondere, o forse agli altri non interessa.   

 

lunedì 4 novembre 2013

Mi sono accorta adesso che oggi  questa pagina fa un anno! 
Auguri a me (?)


È strano, mi manchi come se avessimo passato una vita insieme..” 




 

















 “Io ti ripetevo che l’amore non esiste e tu intanto mi facevi innamorare.





Oggi avrei voluto appoggiare la testa sulla tua spalla, chiudere gli occhi e baciarti le guance.
E invece no.




A volte non è questione di orgoglio. A volte non riusciamo a sentire le persone perché siamo certi di non mancare a nessuno.












































Le coglione come me sono fatte per sfogarsi contro i muri, per abbracciare chi piange, per ridere quando qualcuno ride.
Le coglione come me, si sentono in colpa per qualsiasi sentimento stiano provando.
” 










































E piango perchè mi manchi.
E mi rompo le mani con i pugni contro il muro perchè sei un bastardo.
E ti odio perchè mi hai fatto male.
E vomito il cibo, gli occhi e l’anima insieme al bene che ti ho voluto.
”