''Le cose si rompono in continuazione.
Bicchieri, piatti, unghie, le promesse, i cuori, i coglioni.''
Bicchieri, piatti, unghie, le promesse, i cuori, i coglioni.''
“-E tu cosa ci fai qui?
-Ti aspettavo.
-Ma come diavolo facevi a sapere che sarei arrivata ora?
-Non lo sapevo. Mi sono seduto e mi son detto: “Ok, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado.” e sei arrivata.
-E a che numero sei arrivato?
-Duemilasettecentonove"
-Ti aspettavo.
-Ma come diavolo facevi a sapere che sarei arrivata ora?
-Non lo sapevo. Mi sono seduto e mi son detto: “Ok, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado.” e sei arrivata.
-E a che numero sei arrivato?
-Duemilasettecentonove"
“La vendetta è un piatto che va spaccato in faccia!”
— Simona Sanna.
— Simona Sanna.
L’amore non è quello che quei poeti del cazzo vogliono farvi credere. L’amore ha i denti, i denti mordono, i morsi non guariscono mai.
Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.
“Gli dissi di farmi godere con la lingua. Mi lesse delle poesie.”
“Io non sono quel tipo di gelosia rabbiosa, sono quella triste, quella che si crederà sempre meno simpatica, meno bella, meno intelligente.”
Ok, sfatiamo un mito. Le dimensioni contano eccome.
Quelle del cervello sopratutto!
'la ragazza perfetta è quella che gioca alla play e ama il calcio.' quindi il ragazzo perfetto è quello coi tacchi e a cui piace truccarsi?
“Non sapevo cosa provassi di preciso per lui. So solo che ogni volta che lo vedevo, lo sentivo sulla pelle per il resto del tempo e la sera poi faticavo a riaddormentarmi”
“Non sono abbastanza per me, figurati se posso esserlo per te.”
— aleconilcuorechebatte.
Parlare con te mi crea perenni voragini allo stomaco.
Ma non sono dei veri e propri vuoti. Sono vuoti pieni di te.
— Michele Prencipe.
Mi chiedo se sia giusto averti ad un passo, senza averti mai.
I fogli hanno molta più pazienza delle persone.
Anche i timidi si innamorano, forse soprattutto loro. E quando succede, è uno spettacolo dolcissimo. Comincia lentamente. Nasce tutto dagli occhi, dalle occhiate furtive, dal rossore delle gote. Poi continua con una scusa banale, con qualche sorriso appena accennato. E poi va avanti, tra chiacchierate a voce tremante e il cuore che diventa rumoroso a furia di battere. E poi esplode, con baci impertinenti di chi non ce la faceva più ad aspettare. Esplode all'improvviso l'amore, che se l'erano tenuto dentro per tutto quel tempo. E poi, chi lo sa come va a finire.
“La gente si lamenta che ormai si fa tutto tramite Social Network, quando non ha capito che se vuole scrivere una lettera la carta esiste ancora. Anche gli occhi esistono, gli abbracci, i baci, le carezze. Non c’è bisogno di lamentarsi di cose inutili, quando invece le persone dovrebbero rendersi conto del fatto che non hanno voglia di prendere carta e penna, o di prendere un treno e partire. E’ tutto qui, non è colpa di un Social Network se non scrivete lettere o non abbracciate, è solo colpa vostra.”
Aveva gli occhi sempre un po’ bassi. Era lì, che aspettava qualcosa. Aspettava d’essere salvata. E rimaneva chiusa, dentro al suo silenzio. Un silenzio che era una disperata richiesta d’aiuto. Quella, era la solitudine di chi aspetta l’amore.
-Bricioledibiscotto/ Tumblr.
"In realtà ho sempre desiderato che tu ti innamorassi di me
Ma per me,l'importante è averti.
Io voglio avere le tue labbra,voglio stringerti a me,voglio baciarti il collo,morderti le guance. Voglio accarezzarti i capelli,voglio tenerti le mani e incastrarle nelle mie. Voglio saltarti addosso,voglio ridere con te,voglio zero distanza fra i nostri corpi,fra le nostre anime. Voglio il mio riflesso nei tuoi occhi. Voglio essere la causa dei tuoi sorrisi. Ma forse voglio troppo. Infondo,mi saprei accontentare anche di un abbraccio,di quelli veri. Che durano minuti. Che in quelle braccia poi,ti ci poresti addormentare,o addirittura,viverci."
-Nessa.
“Una volta ho letto un libro intero. Scoprivo che un uomo poteva metterci quattrocento pagine per dire a una donna che l’amava. Quattrocento pagine prima del primo bacio, trecento prima di una carezza, duecento per osare guardarla, cento per confessarselo.
Nell’epoca in cui s’inviano SMS per farsi una scopata, lo trovavo prodigioso, vertiginoso, folle, smisurato, stravagante, insensato, grandioso…”
“Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto.”
— Italo Calvino.
Ci sono le coppie storiche, belle da morire. Ci sono i ragazzini annoiati che si “amano” dopo una settimana. Ninfomani che scopano coi puttanieri. Amori che sbocciano all’improvviso. Ci sono i fidanzatini possessivi che si incatenano l’un l’altro fino ad odiarsi. Ci sono i coniugi insofferenti. Gli amanti teneri e sognatori. E poi ci siamo noi. Dove, di preciso, non si sa.
— The Haunted.
“Se non piangi ti allaghi dentro e credo tu sia una marea in piena.”
“Certi “a dopo” non si è mai capito a quale mese e a quale anno si riferiscono.”
“Io non mi stancherò mai di te, dicevi. Io non ti abbandonerò mai, dicevi. Io non ti lascerò mai sola, dicevi. Dicevi, dicevi un sacco di cazzate.”
“E lei lo amava, dio quanto l’amava.
L’avrebbe scelto sempre, anche se ci fosse stato un ragazzo con cui non avrebbe mai litigato, lei preferiva litigare con lui che stare con un’altro. Lei preferiva piangere per lui che ridere con chiunque altro.”
— laragazzacheleggeilibri/ Tumblr.
“Le nostre mani. La tua così grande, la mia troppo piccola. Mi prendevi in giro ogni volta.
Rabbrividivo solo a guardarle unite.”
— quantavitainsiemeate / Tumblr.
“Vorrei che mi chiamassi e mi dicessi che mi ami. Che per te ne vale la pena, ancora, perché per te non è mai valsa veramente. Vorrei che mi dicessi che mi pensi ancora, a volte. E che sai che manchi anche a me. Ma non lo farai, perché chissà per quale motivo, tu hai voluto perdermi e buttarmi via, come fossi niente.”
Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare.
“Gli dissi di farmi godere con la lingua. Mi lesse delle poesie.”
“Io non sono quel tipo di gelosia rabbiosa, sono quella triste, quella che si crederà sempre meno simpatica, meno bella, meno intelligente.”
Ok, sfatiamo un mito. Le dimensioni contano eccome.
Quelle del cervello sopratutto!
'la ragazza perfetta è quella che gioca alla play e ama il calcio.' quindi il ragazzo perfetto è quello coi tacchi e a cui piace truccarsi?
“Certo che voi donne vi ricordate tutto!''
No, Siete voi uomini che fate stronzate indimenticabili.
E sono anni che mi piaci. E la gente mi domanda - ma non sei stanca di corrergli dietro? Non vuoi trovarti qualcuno di nuovo? Lo sai vero che non siete destinati a stare insieme?
E io rispondo di si, che hanno ragione, e la mia vita va avanti, cerco distrattamente di innamorarmi e mi diverto. E poi, ogni tanto arriva qualcuno che mi domanda - Allora l' hai superato!?
E io rispondo di si. E dentro di me rido, perchè evidentemente quella persona non si è mai innamorate, perchè se no saprebbe che certe cose non passano, semplicemente si accettano.
No, Siete voi uomini che fate stronzate indimenticabili.
E sono anni che mi piaci. E la gente mi domanda - ma non sei stanca di corrergli dietro? Non vuoi trovarti qualcuno di nuovo? Lo sai vero che non siete destinati a stare insieme?
E io rispondo di si, che hanno ragione, e la mia vita va avanti, cerco distrattamente di innamorarmi e mi diverto. E poi, ogni tanto arriva qualcuno che mi domanda - Allora l' hai superato!?
E io rispondo di si. E dentro di me rido, perchè evidentemente quella persona non si è mai innamorate, perchè se no saprebbe che certe cose non passano, semplicemente si accettano.
”Dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa: un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi.” Fai bei sogni.
"Sarò anche paranoico, ma al diavolo le ragazze con tre chili di trucco e i tacchi. Che Dio benedica le ragazze con le felpe giganti, col viso segnato dal passato o dalla sera prima, che odiano le loro lentiggini e che, con quelle stesse lentiggini, faranno innamorare qualcun altro. Quelle che si guardano allo specchio al mattino e vedono solo imperfezioni, che si svegliano con le occhiaie e i segni del cuscino sulle guance. Che indossano converse, che sono prese dai videogiochi e mandano a fanculo senza mezzi termini qualsiasi ragazzo stronzo che vuole solamente scopare. Quelle che maledicono il giorno in cui sono nate, che hanno il dito medio sempre all’insù, che non si accontentano, che non sono da una sera o due, da una botta e via. Quelle che bevono il sabato sera e fumano in compagnia. Quelle che le ritrovi da sole in stazione aspettando qualcosa o qualcuno che non arriverà mai. Quelle ingenue che credono ancora nelle persone, nonostante tutto, nonostante tutti. Quelle meravigliose, con gli occhi che brillano di luce propria e con la luminosità delle stelle appiccicata come un poster sulla faccia.Quelle che sanno sorridere meglio di chiunque altro pur non avendo un sorriso perfetto. Quelle che hanno una paura tremenda di innamorarsi pur sapendo amare. Quelle che sono timide e sensibili ma sanno fare bene l’amore. Quelle che si guardano allo specchio la sera e piangono. Quelle che ti fregano, che ti correggono il congiuntivo mentre parli, che hanno le mani fredde solo per poter essere riscaldate dalle tue. Quelle che ballano sole in strada e qualche secondo dopo ridono per la figura di merda appena fatta. Quelle che prima di dormire vogliono parlare al telefono con te, che hanno bisogno della tua voce prima di sognarti. Quelle che non ti fanno sbadigliare per il semplice motivo di darti fastidio, di farti ridere. Quelle che hanno un profumo inconfondibile, che sanno confondere alla perfezione il loro respiro col tuo. Quelle coi capelli scompigliati, con la frangia fuori posto e che mettono a posto tutto. Quelle che arrossiscono. Quelle che quando si imbarazzano parlano di continuo. Quelle che per colmare i silenzi ti baciano. Quelle che sanno baciare e che, con la loro lingua, ti portano su un altro universo. Quelle che mentre le baci ti mordono continuamente le labbra. Quelle che le vorresti guardare per sempre. Quelle che fanno innamorare perdutamente. Quelle che non parlano mai dell’amore per il semplice fatto di aver paura a pronunciarlo solamente. Quelle che, quando sorridono, mandano a puttane ogni mia fottuta convinzione. Quelle belle così come sono. Si insomma, quelle come te."
Michele Prencipe
Michele Prencipe
“Non sono abbastanza per me, figurati se posso esserlo per te.”
— aleconilcuorechebatte.
Parlare con te mi crea perenni voragini allo stomaco.
Ma non sono dei veri e propri vuoti. Sono vuoti pieni di te.
— Michele Prencipe.
Mi chiedo se sia giusto averti ad un passo, senza averti mai.
I fogli hanno molta più pazienza delle persone.
Anche i timidi si innamorano, forse soprattutto loro. E quando succede, è uno spettacolo dolcissimo. Comincia lentamente. Nasce tutto dagli occhi, dalle occhiate furtive, dal rossore delle gote. Poi continua con una scusa banale, con qualche sorriso appena accennato. E poi va avanti, tra chiacchierate a voce tremante e il cuore che diventa rumoroso a furia di battere. E poi esplode, con baci impertinenti di chi non ce la faceva più ad aspettare. Esplode all'improvviso l'amore, che se l'erano tenuto dentro per tutto quel tempo. E poi, chi lo sa come va a finire.
“La gente si lamenta che ormai si fa tutto tramite Social Network, quando non ha capito che se vuole scrivere una lettera la carta esiste ancora. Anche gli occhi esistono, gli abbracci, i baci, le carezze. Non c’è bisogno di lamentarsi di cose inutili, quando invece le persone dovrebbero rendersi conto del fatto che non hanno voglia di prendere carta e penna, o di prendere un treno e partire. E’ tutto qui, non è colpa di un Social Network se non scrivete lettere o non abbracciate, è solo colpa vostra.”
Aveva gli occhi sempre un po’ bassi. Era lì, che aspettava qualcosa. Aspettava d’essere salvata. E rimaneva chiusa, dentro al suo silenzio. Un silenzio che era una disperata richiesta d’aiuto. Quella, era la solitudine di chi aspetta l’amore.
-Bricioledibiscotto/ Tumblr.
Ma per me,l'importante è averti.
Io voglio avere le tue labbra,voglio stringerti a me,voglio baciarti il collo,morderti le guance. Voglio accarezzarti i capelli,voglio tenerti le mani e incastrarle nelle mie. Voglio saltarti addosso,voglio ridere con te,voglio zero distanza fra i nostri corpi,fra le nostre anime. Voglio il mio riflesso nei tuoi occhi. Voglio essere la causa dei tuoi sorrisi. Ma forse voglio troppo. Infondo,mi saprei accontentare anche di un abbraccio,di quelli veri. Che durano minuti. Che in quelle braccia poi,ti ci poresti addormentare,o addirittura,viverci."
-Nessa.
“Una volta ho letto un libro intero. Scoprivo che un uomo poteva metterci quattrocento pagine per dire a una donna che l’amava. Quattrocento pagine prima del primo bacio, trecento prima di una carezza, duecento per osare guardarla, cento per confessarselo.
Nell’epoca in cui s’inviano SMS per farsi una scopata, lo trovavo prodigioso, vertiginoso, folle, smisurato, stravagante, insensato, grandioso…”
“Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto.”
— Italo Calvino.
Ci sono le coppie storiche, belle da morire. Ci sono i ragazzini annoiati che si “amano” dopo una settimana. Ninfomani che scopano coi puttanieri. Amori che sbocciano all’improvviso. Ci sono i fidanzatini possessivi che si incatenano l’un l’altro fino ad odiarsi. Ci sono i coniugi insofferenti. Gli amanti teneri e sognatori. E poi ci siamo noi. Dove, di preciso, non si sa.
— The Haunted.
“Se non piangi ti allaghi dentro e credo tu sia una marea in piena.”
“Certi “a dopo” non si è mai capito a quale mese e a quale anno si riferiscono.”
“Io non mi stancherò mai di te, dicevi. Io non ti abbandonerò mai, dicevi. Io non ti lascerò mai sola, dicevi. Dicevi, dicevi un sacco di cazzate.”
“E lei lo amava, dio quanto l’amava.
L’avrebbe scelto sempre, anche se ci fosse stato un ragazzo con cui non avrebbe mai litigato, lei preferiva litigare con lui che stare con un’altro. Lei preferiva piangere per lui che ridere con chiunque altro.”
— laragazzacheleggeilibri/
“Le nostre mani. La tua così grande, la mia troppo piccola. Mi prendevi in giro ogni volta.
Rabbrividivo solo a guardarle unite.”
— quantavitainsiemeate / Tumblr.
“Vorrei che mi chiamassi e mi dicessi che mi ami. Che per te ne vale la pena, ancora, perché per te non è mai valsa veramente. Vorrei che mi dicessi che mi pensi ancora, a volte. E che sai che manchi anche a me. Ma non lo farai, perché chissà per quale motivo, tu hai voluto perdermi e buttarmi via, come fossi niente.”
Nessun commento:
Posta un commento